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Commento redazionale: Interessante articolo per un anniversario passato sotto silenzio, Capecelatro e Carlo avevano previsto allora in un loro scritto (Le recenti misure dello Stato a vantaggio del Sud, appendice al loro saggio Contro la questione meridionale. Ediz. Samonà e Savelli, 1972) l’inutilità dell’azione governativa, annacquata dagli interessi dell’industria settentrionale che non voleva competizione in casa propria, una lettura che consigliamo a tutti. Secondo l’articolo che segue vi furono aspetti positivi e aspetti negativi, ad una prima fase di miglioramento delle infrastrutture meridionali seguí poi lo sfruttamento e lo sperpero dei soldi pubblici grazie alla corruzione da parte di ditte del nord. Complessivamente, dice l’articolo, furono spesi 140 miliardi di euro. Sarebbe interessante sapere - e mai nessuno ce lo dice - quanti miliardi furono spesi per infrastrutture e opere similari in quel periodo nel resto d’Italia, noi crediamo molti di piú.
REFERENDUM. Si è creata ad arte molta confusione nell’opinione pubblica in relazione al referendum antinucleare già indetto per domenica 12 e lunedí 13 giugno.
Gli attacchi sono cominciati dapprima sulla base della (di per sé legittima) annotazione che il figlio di uno dei candidati del Partito del Sud si presenta in altra lista concorrente e che questi si erano scambiati reciproci auguri in proposito... il che ha dato adito a prevedibili commenti negativi che però sono poi sfociati in pretestuosi e menzogneri attacchi sulla posizione politica del PdS, a questo si è aggiunta l’evidente manipolazione di alcune frasi di un recente comunicato del partito, in particolare queste:
"Un meridionalismo che, anche se basato sul profilo identitario e sulla verità storica della "malaunità" del 1861, sia lontanissimo da nostalgie arcaiche, "tradizionaliste", monarchiche e ultrareazionarie, questa è una delle prime trappole che dobbiamo evitare e nella quale ci vogliono rinchiudere (vedi un recente libro di Demarco)."
È ovvio che le attività di un partito non possono limitarsi alla sola ricostruzione storica del passato (anche se questa senz’altro è un’attività importante e meritoria) ma devono guardare al futuro e proporre messaggi che siano in sintonia con la società attuale e propositivi. Questa posizione, che è ovviamente del tutto lecita, è stata manipolata da alcuni per "dimostrare" una situazione di rottura tra, per esempio, il Movimento Neoborbonico ed il PdS, cosa ovviamente del tutto campata in aria, o addirittura - da alcuni meno dotati intellettualmente - di una deriva "comunista" del PdS, tanto per usare uno slogan caro alla destra anche se privo di qualsiasi significato reale.
Queste discussioni sul sesso degli angeli sono state poi chiuse da un comunicato del Vice Presidente Nazionale del Partito del Sud Andrea Balia" che riportiamo di seguito:
Nostro commento: Si riporta il comunicato del Partito del Sud relativo alla partecipazione alle elezioni comunali a Napoli, Caserta e Grosseto. E ovviamente siamo orgogliosi per il risultato da loro raggiunto con forza e abnegazione e auguriamo loro il successo che meritano. Restiamo senza parole però per quanto riguarda il "signore" citato nell’articolo, espulso da partito, e che ha la faccia di bronzo di pretendere che il simbolo del partito sia il suo (chissà in base a che cosa), e pensare che era una di quelle persone che voleva imporre a tutti - quasi a forza - i suoi "saldi valori cattolici" (tra i quali evidentemente l’onestà non deve essere inclusa, almeno non nella sua particolare versione di cattolicesimo, forse).