Cosa si festeggia il 17 marzo?
Lettera inviata dal fronte da Donato Villani ufficiale della Guardia Nazionale Borbonica a sua madre. 22 luglio 1860. Il nostro avo Donato Villani è un antenato del compatriota Cristiano Donato Villani.
La mia famiglia restò sempre in contatto con fedeli patrioti (che loro dispregiativamente definirono "Briganti"), molti fratelli furono ospiti segretamente a palazzo Villani. Tra le tante lettere e cimeli di famiglia ne custodisco gelosamente una in particolare, proprio una lettera inviata dal mio trisavolo Donato Villani (Granatiere Borbonico) a sua madre, datata 22 luglio 1860, e riporta;
Cara Madre, scusa se con ritardo scrivo questa lettera, puoi immaginare che non è piú come prima, la nostra battaglia si presenta molto lunga, molti sono gli ostacoli, molti nostri uomini stanno morendo, sia soldati che civili, sia donne che bambini. Ancora sono fermo a Maranola in attesa di ordini superiori. I piemontesi ci stanno addosso, pronti ad attaccare. Presto madre tutto sarà finito, dobbiamo solo sperare in Dio e nel nostro Re. Vi raccomando non dimenticatevi delle preghiere, perché io debbo pregare tutti i momenti del giorno e della notte. Vi bacio di cuore, tuo figlio Donato.
Ecco... ancora oggi leggendo e rileggendo questa lettera riesco a sentire con commozione la sofferenza che i nostri avi hanno dovuto penare, e quindi ora chiedo a tutti voi... come posso festeggiare! Cari fratelli spero che questo omaggio sia stato significativo per tutti voi, ma non ne dubito!....... FORZA, UNIONE E CORAGGIO!
Cristiano Donato Villani
(da Facebook: Movimento Legittimista Regno delle Due Sicilie, i Borbone di Napoli)
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Con il cuore sono con voi,ma...13 febbraio 2011, di etrusco
La lettera scritta a sua madre dal l’ufficiale borbonico-rimasto fedele sino alla morte al suo Re, benchè tutto fosse perduto,commuove ancora nonostante l’usura del tempo.Con il cuore sono con le vostre plausibilissime motivazioni ,ma il passato non ritorna, la ragione mi porta ad essere per l’unità d’Italia.
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Con il cuore sono con voi,ma...14 febbraio 2011, di duesicilie
se l’unità avesse rispettato i princípi che professava non avremmo avuto i lager dei Savoia per i soldati napoletani, il colonialismo e il sottosviluppo al sud, i milioni di emigranti meridionali (bollati a Ellis Island come South Italians e non Italians tout court su richiesta dello Stato "nazionale"), il dualismo (perfezionato durante il fascismo) e non staremmo parlando del "federalismo" leghista che deve rendere permanente tale dualismo...
se l’unità avesse rispettato i princípi che professava saremmo veramente un paese unito e avremmo tutti festeggiato il 17 marzo sin da allora...
purtroppo "altro" fu fatto, si divise e non si uní, che questa poi sia per alcuni la pagina migliore della nostra storia nazionale, è ben possibile, considerando ciò che ne seguí, io forse preferisco il periodo repubblicano, ma non è di molto migliore... la realtà è che l’Italia fu fatta dai mediocri (i "migliori" furono subito estromessi, e dal 1861 l’Italia è governata da cricche di intrallazzatori e opportunisti, la storia recente non è un’aberrazione, cosí come un’aberrazione non fu il fascismo), ed essendo fatta di tale gente non poteva non accordarsi con lo Stato Pontificio (idem per il fascismo).
Però se queste cose non si dicono chiaramente, incluso il fatto che il 17 marzo si celebrano i vincitori e non i vinti (e la suddivisione è reale, dal momento che di vera unità non si può parlare), credo che rimarremo sempre allo stesso livello, che è poi quello che permette ai vari imbonitori di turno di prendere il potere (berlusconi ne è solo l’ultimo esempio)...
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