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L’inchiesta/4

Tra i leghisti veleni e sospetti: in Emilia ? gi? questione morale

di Gigi Di Fiore - da Il Mattino del 15.10.2010
venerdì 15 ottobre 2010
REGGIO EMILIA (15 ottobre) - I ?napoli?, qui, sono quasi undicimila. Provincia rossa, patria del parmigiano, esempio di tolleranza. Tra gli emiliani, dire ?napoli? significa definire il meridionale dei luoghi comuni: uno che urla e gesticola, magari poco disposto a rispettare gli altri. Natale Cuccurese ? un ?napoli? estraneo a questi stereotipi.

Mamma reggiana e pap? di Afragola, qui ? vissuto da quando ? nato. Oggi ? un imprenditore affermato, coniuga con accento emiliano, ragiona come un pratico self made man. Dice: ?Certe definizioni qui si fanno sorridendo, senza reali diffidenze se non verso chi arriva e si pone in maniera violenta. Io lavoro qui da sempre con la mia azienda, ma alle mie radici, quelle campane, ci tengo?. Proprio in Emilia, dove la storia repubblicana si confonde con le ideologie comunista e cattolica, dove si toccano record di presenze di immigrati fino all’undici per cento, fa breccia la Lega nord.

Il suo avanguardista in regione ? da sempre Angelo Alessandri di Guastalla, geometra folgorato dal verbo di Bossi gi? 20 anni fa. Ne rievoca le ragioni: ?Eravamo stanchi del dominante monopolio catto-comunista, dell’egemonia economica del sistema cooperativo, delle esclusioni. Stanchi di essere inquadrati e spersonalizzati?. Rivendicazioni di identit?, in una regione dove l?antimeridionalismo ? pi? barzelletta da clich? che sentire reale. Qui, ma anche nelle province di Parma e Modena, lavorano da anni imprese edili calabresi, o campane, o siciliane. E qui la Dda bolognese lancia spesso allarmi su infiltrazioni mafiose.

Anche su questo fa sponda l?avanzata della Lega, tanto da incalzare la giunta di centro-sinistra reggiana, guidata dal 2004 per la prima volta dal dopoguerra da un non comunista come il medico e professore cattolico Graziano Delrio, su uno dei suoi terreni: la sensibilit? antimafia. In un documento, il gruppo leghista in consiglio comunale scrive: ?Dai primi anni Novanta il nostro movimento denuncia il problema delle infiltrazioni mafiose in Emilia ed in particolare a Reggio. Alla meglio venivamo tacciati di allarmismo?. Sicurezza e antimafia si fondono. Tanto che Alessandri pu? puntare il dito contro i campi irregolari dei rom.

?Occupiamo l?Emilia!? hanno intitolato un loro Dvd inchiesta sul successo leghista in regione tre dinamici giornalisti modenesi. Anche l?imprenditore Filippo Panini vi testimonia le sue nuove simpatie leghiste che nascono ?nel cuore e nella pancia?. Un pacchetto di 288mila voti per il 13,6 per cento alle ultime amministrative, con punte a Piacenza (22 per cento), Parma (18), Reggio (14): ? l?ultimo exploit leghista.

Spiega Mauro Ponzi, dirigente nazionale delle Confcooperative e componente del direttivo provinciale del Pd a Reggio: ?In assenza di altro, la Lega punta qui a creare un?identit? fittizia, sfruttando il voto di protesta. Creano per? solo spaesamento con certe loro proposte, come quella dello sdoppiamento tra Emilia e Romagna. Altri sentimenti, qui, non attecchiscono?. Fu Guastalla, patria di Alessandri in provincia di Piacenza, la prima citt? a guida leghista.

Oggi, un falegname di 61 anni con diploma di terza media, Giorgio Bedeschi, guida il piccolo comune di Viano nella provincia reggiana, con il 52 per cento dei consensi. ?Noi peschiamo tra i giovani e la gente del popolo che lavora?, spiega il segretario provinciale di Modena, Riad Ghelfi, appena ventottenne. Eppure, nella provincia reggiana, dove ha sede la segreteria regionale della Lega nord, c?? un?altissima concentrazione di immigrati indiani e pakistani ben inseriti nel lavoro di mungitori nella filiera di produzione del parmigiano. Tanto che nel comune di Novellara c?? il pi? grande tempio Sikh d?Italia e in quello di Luzzara su 41 alunni della scuola primaria solo dieci sono italiani.

Comuni di centro-sinistra, dove le insofferenze per gli immigrati sono sfumate. La Lega cresce e gi? litiga: spaccature, espulsioni, accuse. Due consiglieri comunali sospesi a Modena, il vice sindaco di Guastalla, Mauro Lusetti, espulso per contrasti con Alessandri a sua volta accusato di gestione poco trasparente. La situazione degenerava e Bossi ha spedito qui un suo emissario: la vice presidente del Senato, Rosy Mauro. Di fatto un commissario. ?Faremo pulizia?, ha annunciato Rosy. Una bella gatta da pelare. Crisi di appetiti, sentenzia qualcuno. (4 - Fine)


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