Il pi? apprezzato dalla sinistra
Effetto Marchionne, il manager pi? amato dalla sinistra italiana. Fino a che andava gi? duro con meridionali e stranieri ? piaciuto. Solo due settimane fa il sindaco di Torino era inflessibile con gli operai di Pomigliano d?Arco: ?La sfida di Marchionne va assolutamente accettata e giocata fino in fondo. ? sbagliato misurarla sulla base di stilemi del passato?. Adesso si sente preso in giro: ?Trovo non accettabile che sia lo stabilimento di Mirafiori, il primo che ha creduto nella possibilit? di un rilancio dell?intero progetto Fiat in Italia, a pagare le conseguenze di un accordo dimezzato su Pomigliano?. E poi incalza: ?? sorprendente questo annuncio. Non ho capito quale tipo di ragioni si portano per dire che in Serbia ci sono condizioni che non si troverebbero a Torino?. Gi?, verrebbe da dire, li avevamo anche bombardati...
Stilemi del passato. Quando l?annuncio della chiusura di Termini Imerese a fine 2011 fu accompagnato da una dose profilattica di cassa integrazione, Chiamparino, mentre serafico si interrogava sul partito del Nord, rassicurava il popolo del Sud: ?La cassa integrazione ? una misura dolorosa, ma che non deve essere drammatizzata?. Adesso il sindaco di Torino ? costretto a inginocchiarsi davanti al maglioncino del capo, come un qualsiasi assessore meridionale: ?A Marchionne ho chiesto che si possa affrontare il nodo Mirafiori ?ha riferito ieri?e mi ? sembrato di trovare da parte sua ampia disponibilit? e volont? di non pregiudicare quella che nell?acronimo Fiat rimanda a Torino. Dico questo senza indulgere a facili ottimismi?.
Sfiduciati. Anche se Gad Lerner, perfido, consiglia dal suo blog di ?evitare la tentazione del dietrofront?. Si rivolge agli ?innamorati di Marchionne?, e nel mazzo stringe con Chiamparino anche Piero Fas-sino e Fausto Bertinotti.
Piero Fassino e la tesi di laurea
Fassino ? quello che ha consegnato a Marchionne la patente di socialdemocratico, e quando l?apolide di Chieti ha annunciato la chiusura di Termini Imerese gliel?ha solennemente confermata: ?Nel momento in cui si verifica un processo di riorganizzazione cos? teso pu? accadere che uno stabilimento non sia pi? considerato strategico. Sarebbe demagogico e propagandistico cambiare giudizio sulle giuste scelte strategiche della Fiat?.
Fassino sulla Fiat sembra aver cambiato giudizio una volta sola. Quando all?et? di 49 anni, da ministro del Commercio estero, si ? laureato con una tesi sulle lotte operaie dei 35 giorni alla Fiat (110 e lode ?anche perch? ? la sofferta testimonianza di un protagonista?, disse il relatore), ha spiegato nel suo elaborato che la sconfitta storica inflitta al sindacato da Cesare Romiti andava ricondotta a errori dei sindacati e dello stesso Enrico Berlinguer, che fu ?ambi-guo?.
Fausto Bertinotti e il pullover
Giudizio storico sicuramente diverso da quello di un altro protagonista di allora, Fausto Bertinotti, che per? poi non ? rimasto indenne dall?innamoramento per il manager con il pullover. Si ? talmente entusiasmato che due anni fa, mentre dalla presidenza della Camera aiutava il governo Prodi a sfasciarsi, proclam?: ?Ci vorreb- be un Marchionne per l?Alitalia?. Invece c?? andato un altro mito della sinistra, la famiglia Colaninno.