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Liberato il blogger tunisino Slim Amamou

domenica 16 gennaio 2011.

È tornato Slim, blogger tunisino "In carcere tortura psicologica"

Arrestato insieme all’amico e collega Azyz Amamy nei primi giorni della protesta per i messaggi contro il regime, è tornato in Rete due giorni fa. E ha ripreso a raccontare l’anima della rivolta.

"Slim non ha raccontato con precisione quello che è accaduto negli otto giorni fra il suo arresto e la libertà: ha fatto quasi finta di nulla, continuando a rilanciare messaggi su quello che stava succedendo nel Paese. Poi, fra un tweet e l’altro, scorci di verità: piccoli, ma che sono esemplari per capire come il regime di Ben Ali abbia, nelle settimane scorse e anche in queste ultime ore, cercato di far tacere Internet, diventato - come nel 2009 in Iran - la voce della protesta, risuonata in mezzo al silenzio delle televisioni e della stampa di Stato. "Non mi hanno torturato fisicamente. Solo psicologicamente". "La mia nuova mail è questa. Non usate quella vecchia. Non è sicura". "Azyz chiede di dare il suo nuovo account di Twitter: ha rivelato la password del vecchio durante gli interrogatori". E ancora: "Mi dicono che sono finito nella lista nera delle milizie di Ben Ali. Vado a mettermi sotto la protezione dell’esercito". "

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