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l’elenco degli europarlamentari italiani che hanno votato a favore

Le vere ragioni del trattato di libero scambio UE-Marocco

di Redazione "Appello al Popolo"
martedì 21 febbraio 2012

Le vere ragioni del trattato di libero scambio UE-Marocco e l’elenco degli europarlamentari italiani che hanno votato a favore

redazione on February 19, 2012 <!—BEGIN>

L’unione Europea ha stipulato un trattato di libero scambio con il Marocco. Il trattato, che nella prospettiva dei paesi europei vorrebbe agevolare le esportazioni degli industriali, infligge l’ennesimo colpo mortale all’agricoltura italiana (in particolare del sud), spagnola, portoghese e francese. L’articolo di Granoduro che offriamo in lettura, scritto il giorno prima della stipula, indaga con accortezza le ragioni che hanno spinto alla stipula del trattato e segnala un link dal quale emerge l’impegno diplomatico del satanico governo Monti nel promuovere la conclusione dell’accordo. Come può interessare al fanatico globalista Monti la difesa in Italia del lavoro più bello del mondo? A seguire, offriamo in lettura l’elenco degli europarlamentari italiani favorevoli alla stipula del trattato UE-Marocco. Anche l’elenco è tratto dal blog Duro di Sicilia. La nostra analisi, secondo la quale l’obiettivo della rivolta che occorre promuovere in Italia deve essere quello di recedere dai trattati europei e da tutti gli altri trattati globalisti, trova l’ennesima conferma (SD'A).

 

Le vere ragioni del trattato di libero scambio UE-Marocco

 

di Granoduro Duro di Sicilia

 

Sta tenendo banco in questi giorni nei paesi euromediterranei, il dibattito sull'accordo commerciale Agricolo tra Unione Europea e Marocco, che potrebbe essere approvato domani dal Parlamento Europeo. In pratica si tratterebbe di eliminare o ridurre fortemente i dazi per molte produzioni agricole scambiate tra Europa e Marocco.

 

Tenendo conto delle produzioni agricole marocchine a basso costo direttamente concorrenti delle nostre produzioni ortofrutticole Mediterranee, questo accordo sta destando grande preoccupazione nel Mondo Agricolo. Così i sindacati agricoli appaiono molto decisi nel denunciarne i rischi per la nostra agricoltura.

“E’ noto – scrive Guidi di Confagricoltura – e ribadito anche da atti del Parlamento Europeo, che il costo del lavoro in Marocco è molto più contenuto di quello medio europeo, ed in particolare di quello italiano, e che nel Paese l’applicazione dei diritti fondamentali ha ancora molte lacune e non ci sono garanzie che la sicurezza alimentare sia basata su principi e procedimenti del tutto analoghi ai nostri”.

Da più parti, in Italia, ci si appella agli europarlamentari italiani perché votino contro il trattato, in vista della seduta plenaria di domani.

Dando una occhiata alla notizia sulle fonti internazionali, ci si rende conto, che questo accordo con il Marocco è osteggiatissimo da Spagna e Portogallo (che se lo trovano molto più vicino) ed in parte anche dalla Francia, dove Bovè, il celebre agricoltore no-global, guida una crociata contraria, insieme alle associazioni di piccoli agricoltori francesi. In Spagna addirittura vi sono state manifestazioni di piazza di agricoltori andalusi che hanno inondato di pomodori, l'ufficio del Parlamento europeo, a Madrid.

Insomma uno schieramento contrario abbastanza nutrito. Ma allora perché questa decisione così contraria agli interessi di tanti agricoltori europei potrebbe andare in porto? Chi la sostiene?

Da qualche parte ho letto che favorirebbe le importazioni dei paesi continentali di prodotti Mediterranei. Potrebbe essere, ma allora perché il nostro Governo, almeno a leggere la nota di Confagricoltura, si è sinora dimostrato espressamente favorevole (ebbene si!) al trattato? "Per non creare un incidente diplomatico" si giustificano i nostri cari tecnici. Ma dobbiamo credergli? E che sarà mai questo Marocco, una potenza nucleare!

Poi leggo una intervista congiunta Bové-Muscardini, dove l'europarlamentare italiana centrista, si fa addirittura portavoce europea delle ragioni dell'accordo al grido: "Investimenti e sostegno finanziario Europei in Marocco".

Ma ancora non basta per giustificare una scelta così deleteria per l'economia agricola italiana. Così cercando ancora, ma nel campo marocchino questa volta, si trova la candida lettera che, il presidente dell’Istituto marocchino di relazioni internazionali (IMRI), Jawad Kerdoudi, invia a Bovè per giustificare le ragioni marocchine dell'accordo:

Le Maroc a scrupuleusement respecté ses engagements vis-à-vis de l’Union européenne, et c’est ainsi que le 1er mars 2012, tous les produits industriels européens entreront sur le marché marocain en franchise de droits de douane

Ovvero:
Il Marocco ha scrupolosamente rispettato i suoi impegni nei confronti dell'Unione europea, e così dal 1 ° marzo 2012, tutti i prodotti industriali europei potranno entrare nel mercato marocchino, liberi da dazi doganali.

Insomma è stato fatto uno scambio anche se nessuno lo dice apertamente: gli industriali Europei potranno liberamente esportare i loro prodotti così come giustamente il Marocco potrà rispettivamente esportare i suoi prodotti agricoli senza restrizioni doganali. Purtroppo noi, come agricoltori europei ed italiani in particolare, ci troviamo nella antipatica condizione di essere le vittime sacrificali del processo di globalizzazione in atto. Faccio mio l'appello di Guidi:

"si abbia quanto meno il coraggio di dichiarare apertamente che l’agricoltura non è un settore economico strategico per lo sviluppo del nostro Paese".

Risparmieremmo un sacco di tempo e di bile!


P.S.: Qualche giorno dopo la stesura frettolosa di questo post, ho trovato questo link, sul ruolo diplomatico attivo del governo Monti nella preparazione dell'accordo con il Marocco. E' datato peraltro 2 Febbraio 2012, precedente dunque alle inevitabili polemiche politiche che annacquano il dibattito attuale sulla vicenda

 

Ecco la lista degli europarlamentari italiani favorevoli all’accordo UE-Marocco (aggiornato e corretto)

di Granoduro Duro di Sicilia

Scusate per la stringatezza, ma diamo precedenza alla notizia. Ecco la lista degli europarlamentari italiani che ieri ha votato a favore dell'accordo di libero scambio tra EU e Marocco:


PD: SALVATORE CARONNA, LEONARDO DOMENICI, ROBERTO GUALTIERI, ANTONIO PANZERI, GIANNI PITTELA, DEBORA SERRACCHIANI, DAVID SASSOLI, FRANCESCA BALZANI, LUIGI BERLINGUER, SERGIO COFFERATI, VITTORIO PRODI, SILVIA COSTA, GIANLUCA SUSTA, PATRIZIA TOIA, FRANCESCO DE ANGELIS, GUIDO MILANA.

FLI: SALVATORE TATARELLA, CRISTIANA MUSCARDINI.

UDC Casini: TIZIANO MOTTI, VITO BONSIGNORE (ora PdL).

PdL: GABRIELE ALBERTINI, ANTONIO CANCIAN.

SVP: HERBERT DORFMANN.

QUI la FONTE UFFICIALE a pag. 30.

E la Lega Nord? Ha votato compatta contro l'accordo, sebbene il trattato danneggiasse prevalentemente il Sud.
Una dichiarazione di un loro esponente: qui sul ruolo del nostro Governo e del Ministro Catania, nella vicenda.

Tra gli assenti famosi Siciliani : Sonia Alfano (eletta nelle liste di Beppe Grillo ai tempi, ora IDV), Rita Borsellino (PD).
Questo il commento a caldo di Giovanni La Via, europarlamentare siciliano del Pdl/Ppe, sul voto europeo di ieri, e strenuo oppositore dell'accordo:

"Il voto di oggi è una sconfitta per l'agricoltura italiana le cui responsabilità sono ben precise"."Durante la votazione sono state diverse le defezioni tra le fila della deputazione italiana. Non si può difendere l’agricoltura di un Paese e di una regione a parole e poi non essere presenti al momento dei fatti. E' giusto che i cittadini e gli operatori del settore, prima di accusare in toto gli europarlamentari per non aver difeso i loro interessi, sappiano chi siano i deputati che fino alla fine hanno lavorato per scongiurare tale accordo".

Questo il commento di Paolo De Castro (astenutosi alla ultima dichiarazione di voto, mentre all'inizio compariva tra i favorevoli):

Del via libera si rammarica il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro che afferma: “Purtroppo, il voto della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, che si era espressa contrariamente sull’accordo tra l’UE e il Marocco non è stato sufficiente per respingerne l’approvazione in Aula. Evidentemente la portata e le ripercussioni geopolitiche dell’accordo sono state decisive per la sua approvazione, nonostante i circa 250 voti di opposizione tra contrari e astenuti".


I CONTRARI AL TRATTATO:

PdL: Roberta Angelilli, Carlo Fidanza, Mario Mauro, Erminia Mazzoni, Lia Sartori, Marco Scurria, Raffaele Baldassarre, Paolo Bartolozzi, Sergio Berlato, Elisabetta Gardini, Salvatore Iacolino, Giovanni La Via, Barbara Matera, Alfredo Pallone, Enzo Rivellini, Sergio Silvestris, Iva Zanicchi.

 

Area Centrista

Antonello Antinoro (PID, eletto nell'UdC)

Clemente Mastella (Popolari per il Sud, eletto nel PdL)

Gino Trematerra (UdC)

 

PD: Pino Arlacchi, Rosario Crocetta, Mario Pirillo (corretto al termine delle votazioni, prima favorevole)

 

Lega Nord: Francesco Speroni, Mara Bizzotto, Mario Borghezio, Lorenzo Fontana, Claudio Morganti, Fiorello Provera, Oreste Rossi, Giancarlo Scottà,

IDV: Vincenzo Iovine (ApI, eletto nell'IdV), Giommaria Uggias, Gianni Vattimo (IdV, indipendente), Andrea Zanoni

GLI ASTENUTI

PdL: Licia Ronzulli, Laura Comi
PD: Paolo De Castro (favorevole alla prima dichiarazione di voto, corretto poi in astenuto)


GLI ASSENTI