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Analisi del Vice Presidente del Partito del Sud

Come te movi te fulmino! Ovvero… il sesso degli angeli, ovvero… la sindrome berlusconiana, ovvero… il “maccartismo” nel meridionalismo!

di Andrea Balía
martedì 13 settembre 2011

Come te movi te fulmino! Ovvero… il sesso degli angeli, ovvero… la sindrome berlusconiana, ovvero… il “maccartismo” nel meridionalismo!

Titolo lungo, apparentemente complicato e slegato, ma frutto di riflessioni concatenate, legate anche al Partito del Sud che rappresento, al momento, nella funzione di Vice Presidente Nazionale.

Andiamo per ordine: Come te movi te fulmino! È, in effetti, un’espressione romanesca entrata però a far parte del linguaggio comune ed usata un po’ ovunque. Sta a significare: come ti muovi, fai o dici, ti sto addosso, t’impallino, ti critico, non te ne faccio passare una, etc.

È infatti l’atteggiamento che si usa molto sui social network come Facebook, ma non solo, anche nel nostro mondo del meridionalismo. Se dici d’essere meridionalista c’è chi ti precisa che sbagli perché usando questo termine accetti la tua condizione d’essere in un luogo decretato come Meridione, e non fai bene manco – per le stesse ragioni – ad usare la parola Sud! Lo stesso dicasi per duosiciliano, perché dovresti parlare di Napolitano e Siciliano. Insomma stai sbagliando e devi disquisire d’indipendenza, fosse anche solo da una tastiera, e poco importa se la cosa resta lí e non hai né intenzione di conquistarla con le armi né con le carte bollate e le vie legali. Questo è secondario, bastano gli slogan e i proclami.

Dichiari d’essere laico o cattolico? Non va bene che per te la solidarietà, la tolleranza, l’altruismo, il rispetto, l’uguaglianza sociale, siano valori che condividi bastandoti che li si persegua da credente o meno, avendo per l’appunto rispetto indipendentemente dalla fede… No! Devi essere integralista cattolico, legittimista, altrimenti l’amore per le tue terre può tranquillamente annoverarsi fra cose di poco conto e la tua posizione va guardata con sospetto prossimo alla definitiva scomunica.

Dici che non sei né di Destra e né di Sinistra? Può andar bene ai piú ma – e qui veniamo al “sesso degli angeli” (cosa di cui già scrissi in tempi non sospetti), devi essere molto attento a rimanere in una posizione vicina allo Zen, possibilmente situata in prossimità della linea equatoriale di demarcazione, in assenza di vento, sentendoti efebico, vicino all’ascesi, e non contaminabile.

Guai a parlare bene di Francesco II che, pur timido e troppo remissivo, ebbe il merito di difendere con la giovane moglie la cittadina di Gaeta, ultima roccaforte d’un tempo e d’uno Stato autonomo, e di dichiarare vergognosa una Legge Pica che decretò la libertà di fucilazione di briganti e contadini perché rischi (è il caso del Partito del Sud) che un Marco Demarco (Direttore del Corriere del Mezzogiorno, alias Corriere della Sera in versione meridionale) ti attacchi con un articolo dove condanna de Magistris per accogliere fra le sue braccia giacobini e borbonici (che saremmo noi) nel solito trito giochino di buttare tutto il meridionalismo in borbonismo nostalgico, tacciandoti di voglie di restaurazione monarchica ed ergerti a difensore di spregiabili banditi.

D’altro canto, se partecipi in alcune città allo sciopero generale con le tue bandiere, non stai protestando contro il governo filonordista e piú antimeridionale dalla nascita della repubblica e contro la sua manovra dove è il Sud ad uscirne piú massacrato, no, stai invece diventando troppo sinistrorso ed il tuo “sesso degli angeli” s’è infettato e faresti bene a cambiar nome e simbolo.

Va altresí diffondendosi la “sindrome berlusconiana”, per cui basta criticare il manovratore o sostenere e collaborare con il novello sindaco di Partenope, ed allora, nonostante egli bacchetti a destra e manca (vedi critiche pubbliche a Bersani per la storia Penati, difesa della identità napoletana di San Gennaro, etc.) e prosegua con logiche non legate alla vecchia spartizione partitica, sei ormai appiattito su “scie giacobine”. Cosí come insegna l’unto del Signore bisogna essere attenti: i comunisti sono dietro l’angolo, e tu lo sei o lo stai diventando con camuffate vesti pro Sud.
Tale sindrome italica rasenta un neo “maccartismo”, virus galoppante nel meridionalismo, che ha la sua origine nel senatore americano McCarthy che instaurò negli States una sorta di santa inquisizione contro comunisti (o sinistrorsi) veri o (spesso) presunti. Oggi, tristemente, si diffonde nel nostro mondo un simile sospetto, essendosi tra l’altro incrementata l’attenzione verso il processo di revisione che, come era presumibile, è piú forte – pur se arrivato in ritardo – nel mondo della sinistra, che in quello dell’area di destra che, in parte, l’aveva fagocitato (piú che avviato) per prima.

Tant’è, ce ne faremo una ragione, visto che risulta difficile comprendere che basta essere semplicemente per l’identità e la verità storica, anche se ciò passerà per posizioni, momenti e situazioni che – secondo vecchi schemi mentali – è piú semplice ricondurre a vecchie ideologie.

Andrea Balía


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