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Nè destra né sinistra, ovvero l’infiltrazione delle ideologie fasciste e dell’opportunismo nel meridionalismo

I falsi meridionalisti

Il fascismo, ideologia del e per il nord cerca spazio nel meridionalismo per distruggerlo da dentro
sabato 16 aprile 2011 di Guglielmo Di Grezia
Non so cosa stia succedendo, o meglio, lo so ma non riesco a reagire senza rabbia.
Ci sono cose che non si possono digerire, con tutto lo stomaco che vuoi. Se ne sentono di tutti i colori.

Fascisti che si travestono da meridionalisti senza rendersi conto neppure per un istante che essi rappresentano la summa del risultato del risorgimento. Altro che Garibaldi socialista… oddio, anche Mussolini lo era, ma che dire, che per questo era come Nenni? Mi fanno ridere e nello stesso tempo orrore certi paragoni, eppure si sentono frequentemente e sinceramente non se ne può piú. Ce n’è uno, per esempio, che parte dal Regno delle Due Sicilie e dallo statuto di San Leucio per poi immancabilmente arrivare alla Repubblica Sociale Italiana, vera continuazione e realizzazione dello statuto citato (secondo lui). Ma non basta, perché poi si arriva pure al signoraggio bancario voluto dagli ebrei (dice lui) e cosí via (tirando dentro i banchieri Rotschild inglesi, come se i banchieri lucchesi, pisani, fiorentini e compagnia bella non facessero la stessa cosa) infarcendo il tutto con un antisemitismo talmente stomachevole che dà fastidio il solo parlarne, per una mente normale, è ovvio. Ovviamente questo “teorico del meridionalismo” si definisce né di destra né di sinistra, un vezzo comune oggi (specialmente tra i fascisti), ma forse in questo per una volta ha ragione, l’idiozia non ha collocamento politico, appartiene a tutta l’unamità indistintamente.

Ce ne sono altri che, pure loro, dicono di non essere né di destra né di sinistra, ma poi, chissà perché, tutti gli accordi elettorali che fanno sono sempre dalla stessa parte, a destra.

Ci sono poi certi tarallari che fanno di tutto pur di apparire e di sbarcare il lunario, si attaccano a qualsiasi cosa, come farebbe un ubriaco con un palo. Raccapricciante solo l’idea che, pur di candidarsi, questi elementi senza alcun ritegno, si candidino in liste formate da quella gentaglia che ha votato quel federalismo fiscale che non serve altro che mantenere i privilegi a quella parte del paese che da 150 rapina il Sud, tagliando qualsiasi possibilità di futuro a quelle generazioni di meridionali in particolare, e di italiani in genere. Questi elementi sono usi a passare su tutto e tutti, persino sugli affetti piú cari, facendo addirittura mancare il pane ai propri figli, figuriamoci cosa gliene può fregare del prossimo. Sarebbe opportuno che chi ha scheletri negli armadi quantomeno si tenesse da parte per il bene comune, ma come fare se non si sa come tirare a campare? Sono arrabbiato perché ci hanno tolto, con l’inganno e la prepotenza, qualsiasi possibilità di aiutare i nostri figli, complici quei leccaculi marchettari di politici meridionali pronti a vendersi al primo offerente, in questo non diversi dai tarallari. Sono arrabbiato nel vedere la faccia di un ministro che per puro tornaconto elettorale ci vorrebbe portare via dall’Europa. Per cosa poi? Loro vogliono il nord e il resto non importa, meno che mai quelle “merdacce” mediterranee sul cui sangue hanno costruito la loro fortuna. Bastardi loro e la loro progenie cresciuta a pane e razzismo! Se lo tenessero pure il nord, per quel cesso che ne hanno fatto.

Sono andati a piangere a Bruxelles per circa 20.000 profughi, senza nemmeno pensare – o meglio ci hanno pensato bene, ma tanto a loro interessa solo tenerli “föra da i ball” – quando ai tempi della guerra nell’ex Jugoslavia la Germania ne ha presi piú di 450.000 senza chiedere l’elemosina a nessuno. Tenere quei poveracci in campi di contenimento rigorosamente al Sud (tanto sono della stessa razza, pensano) per poi rimandarli nello stesso posto da dove sono scappati, là dove prima o poi pretenderanno di tenere anche noi (in campi di contenimento) altri italiani (per chi si sente tale) di serie “B”. Questa accozzaglia di personaggi non si vergognano nemmeno davanti al fatto che un Paese del terzo mondo come la Tunisia, con un governo provvisorio, riesce a soccorrere 160.000 profughi scappati dall’inferno libico in modo molto piú dignitoso, umano e organizzato di loro che si definiscono potenza economica (da barzelletta).

VERGOGNATEVI!

Tutti, fascisti camuffati da meridionalisti e tarallari (soprattutto quelli con possibili legami o conoscenze camorristiche). Compagni di merende complici di tarallari e leccaculi di politici corrotti e corruttori.
Persone oramai avvezze a qualsiasi nefandezza ed assuefatti al fatto che, tanto, non cambia nulla, almeno cosí vogliono farci credere.
A tutti coloro che giustamente si stracciano le vesti perché un fascista cammuffato viene gambizzato senza però battere ciglio nel vedere lo stesso fascista prendere a fibbiate ragazzini di sedici anni rei soltanto di partecipare ad un corteo studentesco promosso dalla sinistra. Vergogna a quel sindaco che è loro complice. A quei vecchi bavosi depravati travestiti da statiti (da operetta), a quelle giovani puttane, pardon escort, travestite da infermiere che sognano di fare le veline, e soprattutto VERGOGNA a tutti coloro che danno e daranno il proprio voto a questi soggetti, diventando loro complici nella rovina dei propri figli, dei propri nipoti, della propria patria e della loro terra. Ma forse la cosa che piú mi fa male, è che tutti costoro vorrebbero essere come quel vecchio bavoso.
VERGOGNA!!!

Guglielmo Di Grezia


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