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Smascherata Insorgenza delle camicie nere

I nemici del Sud sono a Sud

di SUD INDIPENDENTE
sabato 2 aprile 2011

Questo articolo riprende il testo disponibile in questi giorni su Facebook, integrato da immagini dal sito di Sud Indipendente e di Cancello Arnone News. La responsabilità di ciò che è raccontato è ovviamente di Sud Indipendente, e il testo viene riportato qui quale servizio ai nostri lettori.

Aggiornamento 3-4-11: Ci giungono notizie circa un’eventuale querela da parte di Insorgenza verso Sud Indipendente, rispetto ai fatti che abbiamo ripreso, ritenuti falsi, nella quale potremmo venire coinvolti. A tale proposito invitiamo Insorgenza a farci pervenire la propria versione dei fatti che sarà senz’altro pubblicata affinché tutte le voci possano essere sentite in una questione senz’altro rilevante per il Meridione. Nel pubblicare queste notizie siamo convinti di agire nell’interesse dei nostri lettori.
Aggiornamento 4-4-11: Nelle note in basso riportiamo anche un articolo di Giuseppe Parente (del 4/2/2011) dove si conferma la coalizione Insorgenza-PIN.

I NEMICI DEL SUD SONO A SUD

SMASCHERATA INSORGENZA DELLE CAMICIE NERE

L’importanza del tema e lo scenario emerso suggeriscono la lettura dell’intero documento per le conseguenti considerazioni e per la sua massima diffusione.

Chiunque riconosca la legittimità del tricolore e l’unità nazionale, pur invocando la Verità Storica Negata, è nemico del Sud e del suo Popolo, come gli italiani settentrionali, che nel 1861 insultavano e sputavano sui soldati borbonici tradotti in catene nei lager del nord.

SUD INDIPENDENTE nasce nell’ottobre 2009 per sdoganare il progetto indipendenza, che meridionali opportunisti, soprattutto insorgenti nazionalisti, definiscono da sempre utopico. L’ambiguo bizantinismo vissuto nel movimento pseudo meridionalista di ultra destra insorgenza e presente in altri fedeli tricolorizzati, ci ha indotto alla nuova iniziativa.

Non vi è alcun dubbio, i nemici del Sud sono a sud, questa è la causa del fallimento dell’auspicata unità dei movimenti meridionalisti, oltre a SUD INDIPENDENTE di Napoli altre presenze puramente indipendentiste si riscontrano a Lecce, a Reggio ed in Sicilia.

Sciacalli ed avvoltoi si avventano sulle pene storiche del Meridione strumentalizzate per proprio tornaconto, ma sono smascherati dalla sentenza dell’Aja, che riconosce legittima la proclamazione di indipendenza unilaterale del Kosovo da parte dei due milioni di kosovari.

I servi italioti meridionali, insorgenti e non, non hanno esultato per il prezioso precedente per un Sud indipendente, ma l’hanno usata solo per delegittimare le pretese secessioniste padane e per rafforzare la presunta volontà unitarista degli italici.

I Lanza, i Liborio ed i Perseo di oggi, i traditori del Regno, sono alla ricerca di personalismi, di palcoscenici per autocelebrarsi, per narcisismo, per un cesarismo impregnato di contraddizioni, miranti a strappare poltrone tricolorate, anche inutili, per non fare "partite a perdere".

Il pericolo maggiore per la Causa e per i neofiti del meridionalismo è l’insorgente, il cacciatore di "un posto al sole" della politica italiana, il sirenetto degli scogli di Mergellina dal book fotografico da fiction, oggetto di culto della persona e che pare sia proprietario della sede insorgente in via Sant’Anna dei Lombardi, per la quale nel settembre 2009 chiese il fitto agli iscritti insorgenti. Un’insorgenza che non insorge mai, che strumentalizza ed affonda le radici culturali e formative in una confusa filosofia inquietante, che descrivere è difficile per i non addetti.
Slogan, pensieri, circostanze e strategie li farebbero ispirare a Terza Posizione (oggi terza via), Ordine Nuovo, Lotta studentesca, che definirono il MSI reazionario, più a destra dell’estrema destra da toccare gli opposti e definirsi nazimaoisti (?).
Dopo la lettura dell’intero documento ci si domanda, perché non definirli nazisti per certe convinzioni non democratiche e fratellanze con protagonisti delle SS naziste?

Gli insorgenti, al riparo nel clan del loro signore e padrone, che chiamano comandante in capo, Lui, re e presidente sono stati imprudenti con dichiarazioni e dibattiti online rivelatori.

Terza Posizione si definiva alternativa al comunismo e alla destra reazionaria con l’obiettivo di creare un proprio modello di Stato, da perseguire sul piano internazionale con la lotta.

Essa riuscí a coalizzare molti ex-militanti di gruppi già disciolti per apologia del fascismo, come Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Lotta di Popolo e Fronte Studentesco, finché agli inizi degli anni ’80 il movimento entrò nel mirino della magistratura italiana, Insorgenza emulerà?

La linea che collegherebbe Insorgenza a questi ambienti la traccia il suo duce il 18/1/2010: "sono stato coorelatore in altre conferenze con Sermonti e altre spero che se ne facciano ... , lo Sono contro il sistema non un giudice di uomini e delle loro scelte, ma come uomo libero ritengo che lo vita antisistema di Sermonti sia molto più insorgente, rispetto a uomini di Lotta Continua (ormai una Lobby democratica) o dello stesso Ordine Nuovo CHE OGGI SONO AL GOVERNO O A CAPO DI GIORNALI DEMOCRATIC! (sic)."

Attenzione! definisce con disprezzo Lotta Continua "una Lobby democratica", lo stesso per Ordine Nuovo "a capo di giornali democratici", disciolto per fascismo. Badare, il disprezzo è per la democrazia, forma di governo nel quale la sovranità spetta al popolo che la esercita direttamente o tramite rappresentanti eletti liberamente.

Preoccupazioni emergono per un eventuale fine occulto insorgente, che si sospetta con la palese devozione all’insorgente Sermonti, chi è costui? Ex sguadrista arruolato nelle S5, vecchio teorico dell’area eversiva, uno dei membri più intransigenti dell’ex MSI, che insieme a Pino Rauti, oggi gli insorgenti si definiscono fasciorautiani (Parlato, a Roma, a Napoli), costituí il gruppo storico di Ordine Nuovo, movimento spiritualista, idealista ed intransigente, ispirandosi alla Repubblica di Salò.

"Rutilio Sermonti è stato fascista e caporale volontario nella seconda guerra mondiale, poi milite della Repubblica di Salò e guindi, più tardi, teorico della formazione eversiva "Ordine Nuovo", che secondo le inchieste della magistratura è stata coinvolta a pieno titolo nelle trame stragiste degli anni settanta e in particolare nella strage di Piazza Fontana a Milano nel 1969; Rutilio Sermonti è, soprattutto, un personaggio che va apertamente orgoglioso di tale passato, proponendosi come "testimone" d’eccezione per la destra neofascista e neonazista sostenendo che le trincee della gioventù Hitleriana a Berlino nella seconda guerra mondiale sono state le moderne Termopili e siamo ancora in attesa di una nuova Maratona: un pericolosissimo esempio per i giovani, grazie alla mitologia guerresca con cui ridisegna le infamie naziste e fasciste; in Campania i suoi comizi sono sponsorizzati dall’associazione "Comunità Tradizionale Nostra Romanitas", anch’essa impegnata nel recupero di guelle mitologie guerriere care all’immaginario neonazista."(vedere foto di seguito).

Vi è una piccola cittadina alle porte di Napoli di particolare interesse per gli insorgenti, è Caivano, dove si sono avuti incontri che non ci rassicurano:
Rutilio Sermonti, ex squadrista arruolato nelle SS, presenta i propri libri a Caivano, insieme all’insorgenza fasciorautiana, che gli fa da relatrice insieme al comune amico Gianfranco Della Rossa, presidente del comitato civico di Caivano, composto anche da insorgenti, nonché responsabile del centro studi Nostra Romanitas. La Comunità Tradizionale Nostra Romanitas è legata al Fronte Nazionale di Adriano Tilgher che qualche tempo fa ha anche organizzato un incontro "sull’etica del Bushido". La filosofia del Bushido, la via del guerriero, forma particolare di Zen della destra nipponica. Dicè Nando, Sermonti Rutilio e Della Rossa Gianfranco li trovate sulla locandina della presentazione del libro di Sermonti "Una vita di pensiero e militanza" e nei video:

1, 2, 3, 4

[Apparentemente al momento tutti questi video sono stati resi inaccessibili, uno pare ancora visibile dal sito Cancello Arnone News]

Il Dicè, definitosi paladino delle identità delle minoranze oppresse d’Europa, come uno striscione di FN, nell’apprezzare il libro e l’autore contribuisce ad elevarlo a "vero e proprio manuale politicoculturale per quanti ... si situano sulla stessa linea ideale degli autori". Questi pensieri e militanze hanno seminato nel mondo morte, distruzione, torture ed oppressione e sgomenta l’altra opera "Il Corporativismo come mezzo di lotta" per le strategie che questa gente continua ad elaborare per conquistare il potere.

Ordine Nuovo avviò corsi di formazione ideologica suddivisi in otto sezioni: rivoluzione tradizionale e sovversione, le due razze, impeto della vera cultura, orientamenti, la guerra santa, la contrapposizione di Oriente ed Occidente, rivolta contro il mondo moderno, la plutocrazia come forza sovversiva. Corsi per la formazione politica suddivisi in cinque sezioni: guerra rivoluzionaria, tecniche della guerra rivoluzionaria, la propaganda, l’organizzazione e la scelta dei temi di lotta.

Ordine Nuovo scelse come proprio simbolo l’ascia bipenne all’interno di un cerchio bianco su sfondo rosso, i colori della bandiera nazista e come proprio motto quello delle SS: "II mio onore si chiama fedeltà". L’organizzazione ha annoverato tra le sue fila anche Giovanni Ventura e Franco Freda (accusati della Strage di piazza Fontana, processo in cui in un primo momento venne indagato lo stesso Rauti) e Stefano Delle Chiaie (in seguito distaccatosi per fondare Avanguardia Nazionale). Il 21 novembre 1973 trenta dirigenti vengono condannati per ricostituzione del Partito Nazionale Fascista e viene decretato lo scioglimento dell’organizzazione.

Sermonti nel 2010 presenta alle elezioni regionali del Lazio la lista Forza Nuova, che viene esclusa. Non sono solo certe fratellanze a collocare insorgenza all’estrema destra, ma su FB loro contatti si riconoscono nella "destra insorgente" e le troppe "coincidenze" sospette, gli slogan, "se ti convincono che nulla potrà cambiare nulla cambierà" è la sintesi di uno dei primi "pensieri rivoluzionari" di Hitler.

Già Hitler, gli insorgenti fasciorautiani pseudo meridionalisti il 30 aprile 2010, giorno della sua morte, hanno cantato gli Articolo 270bis, gruppo musicale di area neofascista, che si richiama all’articolo del codice penale italiano che punisce le associazioni eversive, che mirano al sovvertimento violento dell’ordine democratico. Musicisti vicini a Terza Posizione, già lotta Studentesca, la cui musica spesso crea momenti di aggregazione politica con tanto di ostentazione di simboli e slogan di matrice fascista e nazista e balli di "cinghiamattanza".
Lo slogan insorgente "Né destra né sinistra" è usato dal gruppo di ultra destra lotta studentesca a cui segue quello di Terza Posizione" Né fronte rosso, né reazione, la Terza Posizione!", per reazione intendono il MSI. "Né destra né sinistra" è usato anche da CasaPound gruppo fascista militante. Accomuna gli insorgenti l’uso del volto di re Leonida nel noto film stampato sui manifesti di Forza Nuova e Lotta Studentesca o Blocco studentesco, "insorgere" sostituisce il "ribellati" di lotta Studentesca, "insorgente" al posto di "ribelle", l’invito d’insorgenza a "combattere il sistema" è lo stesso di lotta Studentesca, comune è la prassi di diffondere le foto dei manifesti selvaggi affissi, comune è esaltare l’antipartitocrazia, la militanza e l’azione, ritenute loro prerogative, comune è il saluto dei gladiatori che gli insorgenti usano in sede, di ciò sono numerose le testimonianze, come ragazze che in FB li paragonano ad un gruppo "paramilitare".
Lo stesso Dicè, possessore di un busto di Mussolini, dichiara il 18/1/2010 di essere il fondatore di AREA, movimento di destra di critica ad AN e di voler operare con MpA o Verdi, asserendo essere contro il Sistema e di essere antesignano della contestazione globale, stigmatizziamo la "coerenza" insorgente.
Insorgenza nei video di Sermonti è presentata come "federazione di movimenti anticonformisti napoletani", quali? Sciorinano nelle loro recite nomi di associazioni, movimenti, comitati, ma sono sempre loro che li compongono, come gli otto milioni di baionette, navi e reparti militari che giravano l’Italia con il duce per sbalordire la sognante povera popolazione italiana.

Il delirante culto nella persona del capo Dicè li fa esprimere (8/10/09) su FB: "LUI è lontano e non può partecipare direttamente, ma è sempre presente", "come lo moglie di Cesare, siamo al di sopra di ogni sospetto", il 14/6/09 LUI afferma: "PROPRIO IN QUEL MOMENTO STAVO PENSANDO A COME ATTRAVERSARE IL RUBICONE "

Dichiararono di creare una "CONFEDERAZIONE di MOVIMENTI PER LE REGIONALI IN CAMPANIA, si sono presentate 26 sigle meridionaliste, di cui 16 hanno accettato lo proposta di Confederazione per le prossime regionali, formulata dalla Poli Bortone, la equa-distanza da "destra-sinistra" e il progetto di un "grande partito del sud".
Dilettanti allo sbaraglio o spietati speculatori del meridionalismo? Scaricati poi dalla Poli Bortone.
Insorgenza diramò agli adepti, in attesa di una svolta politica: "L’8 ottobre è prevista al Senato una conferenza stampa in cui anche noi avremo la parola per spiegare lo nostra posizione e presentare il progetto confederativo per le regionali", saranno le irremovibili condizioni degli insorgenti per gli ingenui simpatizzanti: "NON FACENDO ALLEANZE CON LA PARTITOCRAZIA".

Si allearono con la Poli Bortone, che emarginata da Fini fuoriuscí da AN, proclamandosi suddita fedelissima di Silvio ed ultra nazionalista, ma alle provinciali di Lecce sostenne la sinistra, postulò la candidatura a presidente della Puglia al centrodestra, poi al centrosinistra e l’ottenne dall’UDC, ora è di nuovo con il romagnolo Fini, falso meridionalista e contro il suo Silvio, per sfruttare il meridionalismo. Con lei insorgenza ratificò essere per l’autonomia del Sud e non per l’indipendenza, infatti il 28/10/09 un dirigente insorgente scrive: "continua ad essere una pagliacciata la questione dell’indipendenza ... ",.

Questa è l’insorgente dell’equa distanza tra destra e sinistra, della lotta alla partitocrazia, al sistema, dei ripetuti volta faccia, del dico e non dico per cogliere ogni opportunità. Ciò, insieme all’odio per i legittimisti borbonici, per il Partito del Sud definito "sacco vuoto" e con cui ora sono alleati, insieme a Insieme per la Rinascita, pare lista di destra, per le comunali di Napoli (2011) e per Dicè sindaco, fa diffidare di Insorgenza, che ora vuoi far credere di essere indipendentista.

Mentre si scrive c’è una sorpresa insorgente, il 7 settembre 2010 Insieme per la Rinascita confermò la triplice alleanza alle comunali di Napoli ed il 9 settembre dall’abusivo attacchinaggio di manifesti per Napoli si legge che Insorgenza sostiene il movimento P.I.N. ed il suo candidato a sindaco, non meridionalista e che ben evidenzia il tricolore nel logo e sostiene la figura di Garibaldi.

Temi che Insorgenza contesterà nella sceneggiata propagandistica del23 ottobre a Teano, quando seppellirà il tricolore come antitalianità.

Nel programma e moralismo del P.I.N. rileviamo l’insorgente imbrattamento dei muri di Napoli e nel loro sito si legge un roboante "A NOI", di fascista memoria.
Sconcerta il facile voltagabbana insorgente, non vi è ritegno nel passare da un’alleanza ad altra o nel tesserne più contemporaneamente in funzione della convenienza del Capo.

Resisterà il sodalizio al poco spazio che il P.I.N., più qualificato, concederà al presenzialismo dell’insorgente, alle loro frequenti invocazioni a "Dio", alla dichiarata loro amicizia con il cardinale Sepe? Un cattolicesimo da sempre disprezzato dagli insorgenti.

La stesura di questo documento è iniziata a fine agosto e più volte è stato rivisto per ripetute "sorprese insorgenti". Ultima le dimissioni dei coordinatori del Lazio, Sicilia e Calabria, le cui motivazioni confermano in modo eclatante il nostro giudizio sull’affidabilità insorgente, chi li conosce li evita. Si conferma che fino all’ottobre 2009 mai si era sentito parlare del movimento P.I.N. alleato di Insorgenza, come afferma l’Insorgente, alias Dicè. Qualora ciò sia ribadito, conferma il disprezzo per la base, per chi non è della corte del re insorgente, il cinico cesarismo imperante, il facile voltagabbana ed inoltre, il NON essere meridionalisti, ma nazionalisti tricolorati opportunisti. La risposta dell’insorgente ai dissidenti è la nota supponente, saccente dietrologia del superuomo.

IL 9/10/09 il duce diffonde proclami senza citare più la grande Confederazione, che pare dissoltasi con le 16 sigle: "l’organizzazione per la presentazione delle liste alle regionali... Per ora unione federalista a Salerno e 2 gruppi a Caserta, siamo scoperti ad Avellino e Benevento, ma stiamo lavorando per questo." Il gruppo di Salerno è fedelissimo di Berlusconi e tricoloratissimo, il solo gruppo di Caserta è il titolare di una taverna, tutto ciò mentre "trattavano" con altri.

Sempre il 9 ottobre la moglie del Cesare insorgente scrive: "La legge elettorale regionale riscritta da Sassolino e Pdl in perfetta comunanza (per inculare quelli come noi) prevede infatti l’obbligo di raccogliere firme e liste IN TUTTE LE CITTA’ della Campania (anche se stiamo studiando meglio carte per capire se è davvero cosí). Dunque se non troviamo brava gente anche a Avellino e Benevento, niente regionali."

L’assurda risposta è per non rivelare le scelte sbagliate, ingannando la base sulla sufficienza di 3 provincie e ritirarsi dalle elezioni, poiché la Poli Bortone, l’unica che li poteva pagare per non fare "partite a perdere", li stava scaricando.

Nell’incontro del 11/7/09 con altre organizzazioni del Sud, il duce, dove coprí il consueto ruolo di guastatore di intese, dichiarò: "se mi tagliate le vene dei polsi esce il sangue di Angelo Manna". Insorgenza ha sempre ribadito con fierezza il proprio disprezzo per i Borbone, per l’antico Regno e per la Verità Storica Negata: "abbiamo abbandonato da sempre il folklore e lo nostalgia, per portare il meridionalismo nell’alveo delle lotte identitarie Europee" ed ora per opportunismo strumentalizzano Lombroso, l’Unità d’Italia e seppelliranno il tricolore.

Lo conferma un altro noto insorgente il 10/5/2010 per la deludente impresa lombrosiana a Torino: "storici melliflui col Potere tergiversano su cose che a noi non interessano più ... che dire ... soddisfazione nel vedere ragazzi, tanti, con noi, rabbia perché non inviteranno mai nei loro bolsi show nessuno di noi, tranne qualche vecchio nostalgico che chiederà di riconoscere la passata grandezza ... che a noi, oggi, poco interessa ... ".

Ecco i Lanza, i Liborio, i Perseo di oggi, gli unti dal duce partirono da Napoli in autobus semivuoto, forse in 10, nei video sfilano per Torino in 80 con altre organizzazioni, ma proclamano esserne 130, poi 150 e si rammaricano che la Stampa li ha derisi, ridicolizzati e che i media, non invitandoli, hanno dibattuto argomenti storici "che a noi (insorgenti) non interessano più". Allora, perché hanno portato a Torino la protesta anti Lombroso?

Ciò prova che gli eventi risorgimentali sono un pretesto per conquistare spazi mediatici, per propagandarsi e perseguire la "contestazione globale fasciorautiana", accogliendo gli sbandati dell’estremismo nero.

Il cinico opportunismo fu evidente alle elezioni provinciali di Napoli, quando il 12/5/09 scrivono: "1799-2009 inizia la liberazione di Napoli! Elezioni provinciali - Insorgenza c’è: vota Dicè. Liberati con un voto, vota per i patrioti napoletani!!"
Citano quel popolo cattolico napoletano, loro disprezzano la Chiesa, guidato dal cardinale Ruffo che cacciò i francesi per rimettere sul trono i Borbone, che disprezzano, ma per tali eventi citano solo qualche Brigante.

Ora, il duce nazional tricolorato, si trasforma in meridionalista antiunitario e seppellirà il tricolore, ma la Stampa locale e nazionale saprà della strumentale sceneggiata fasciorautiana: "A TEANO! IL 23 OTTOBRE I POPOLI LIBERI DANNO SEPOLTURA AL TRICOLORE" - Indipendenza Veneta, il Movimento Politico Insorgenza Civile e il Comitato 8 Maggio indicono e promuovono questa manifestazione in cui i Popoli Liberi della Penisola Italica, della Sicilia, della Sardegna, daranno sepoltura al tricolore. Sarà una cerimonia pacifica ma molto significativa che sancirà il nostro definitivo distacco da una bandiera che non ci ha mai rappresentato poiché straniera e simbolo del Colonialismo Anglo-Sabaudo che apportò schiavitù, povertà e distruzione ai nostri Popoli e alle nostre Terre."

Menzogne, questi unitaristi e tricolorati rifiutarono di partecipare alle contro celebrazioni per il bicentenario della nascita di Garibaldi il 4 luglio 2007 tenutesi sotto la statua in Napoli.

Ancora inganni, il comitato 8 maggio e 23 ottobre sono sempre loro, si definiscono già popoli liberi ed il tricolore li rappresenta. Indipendenza Veneta (310 voti alle comunali di Venezia) il 13/4/09 si appellò al FPÖ, l’ex partito austriaco di Jörg Haider, per presentare una propria lista alle europee in tutta Italia. Ovvio che l’insorgenza fasciorautiana, unita all’SS nazista, sodalizi con Indipendenza Veneta. Haider, figlio di un funzionario del Terzo Reich, è stato leader austriaco dell’estrema destra xenofoba nazionalista. Nel 1989 fu eletto governatore della Carinzia, dopo due anni fu costretto a dimettersi perché elogiò pubblicamente la politica socio-economica di Hitler. Dopo la sua morte fu scoperto che Haider aveva accumulato 45 milioni di euro in conti correnti e società segrete in Liechtenstein.

Gli insorgenti avranno informato Indipendenza Veneta del LORO feroce boicottaggio dei prodotti Benetton, accusata di saccheggiare il Meridione?

L’evidente strumentalizzazione della Verità Storica, il dichiarato disprezzo per i Borbone di sempre, l’impedire di esporre la bandiera Gigliata, definendo tutto folklore di nostalgici settari e il loro triplogiochismo spinsero Calabrese ed Avano, responsabili per il meridionalismo di insorgenza, a mollarli con disprezzo il 12/10/2009 e costituire Sud Indipendente.

Insorgenza ha diffuso in FB e ad iscritti il documento d’espulsione del Calabrese come atto di forza, ma non si può espellere chi non è iscritto e li ha mollati. Già il 20/6/09 Calabrese con una nota sollevò gravi perplessità sul meridionalismo di Insorgenza e suo doppiogiochismo.

Chi è in possesso del documento di espulsione del Calabrese diffuso da Insorgenza, pare a firma di Lucilla Parlato e mai notificato, può inviarlo all’interessato od a Sud Indipendente per le opportune iniziative.

L’opportunismo insorgente si è manifestato ai mondiali di calcio usando il tifoso napoletano, pur disinteressati inventano Radio Maradona, svanita con l’eliminazione argentina.

Chi è questo duce e come si chiama veramente: Dicè, Claudiano Staiano, Staiano 1, Sudista 81, Insorgente, Grillo Boia, Sudista 1981? (vedere foto di seguito)

Il Claudiano, alias Dicè?, pubblica foto su FS intitolate "Militia sud", Militia (a, b, c) è un’organizzazione di estremisti di destra discepoli di Sermonti, amico di Dicè e di Insorgenza, che ha subito perquisizioni ed arresti dai ROS nel maggio 2010 e "fra gli obiettivi ... c’era la creazione di una struttura sovranazionale in grado di fare il "salto di qualità". Per questo era in programma per sabato 22 maggio una riunione presso la palestra Primo Carnera con esponenti di analoghe organizzazioni di estrema destra, provenienti da tutta Italia." A settembre era previsto un "corso" di Sermonti.

Insorgenza pubblica il proprio programma per le elezioni di Napoli e logo su blog di simpatizzanti insorgenti fedeli alla Repubblica Sociale.
Assistiamo a sceneggiate insorgenti su FS, YouTube ecc. dove si organizzano botte e risposte tra i citati pseudonimi per autocelebrare e sostenere le tesi del capo, patetico!

Con il grido "insorgere è giusto" carpiscono solo la buonafede dei sottoscrittori dell’inutile petizione contro il pedaggio della tangenziale, le cui firme speriamo non servano per presentare la lista elettorale.
Impossibile insorgere, se Il loro "comandante in capo", "il re che ci illumina", non ha il minimo coraggio per un confronto pubblico, dove l’opportunismo e la militante contestazione globale fasciorautiana sarebbe smascherata.

COME NASCE IL TRASFORMISMO INSORGENTE

La frangia fasciorautiana aderisce al movimento meridionalista Terra e Libertà, controllandolo, per poi generare Insorgenza.
Il nuovo progetto del quartetto insorgente fallisce, non riescono a far insorgere Napoli e dopo 18 mesi sono ancora in quattro, come dichiarato in una assemblea del maggio 2009.
Calabrese, ignaro di questo "golpe" ed amico di Terra e Libertà, rileva solo il cambio del logo, che non gradisce.
Con le tematiche filo borboniche indipendentiste del Calabrese aumentarono le aggregazioni e dalla metà 2008 Insorgenza inizia a trattare la Verità Storica Negata, prima le note erano su temi internazionali, banche o di Caivano.
Calabrese apportò alla fallita Insorgenza il proprio know-how sull’organizzazione e presentazione di liste elettorali, che ignoravano del tutto, trasformandola in movimento politico meridionalista. Per i progetti elettorali Calabrese impose che l’orribile logo avesse la scritta "civile", la cartina del Regno delle Due Sicilie e la Sicilia, che non volevano (vedere foto di seguito) e che fosse eliminato il trifoglio posto per l’alleanza con il "Il Trifoglio", movimento giovanile ultracattolico di AN, segretario Iorio Alfredo e nato nel 2004 ora confluito nel PDL e nel 2008 ha manifestato insieme a Forza Nuova partecipando a campagne elettorali. Alfredo Iorio, leader del movimento politico Il Trifoglio, area ultra-destra sociale, nato intorno al culto del cuore nero Mikis Mantakas.

E’ un "movimento" politico di estrema destra, caratterizzato da un’impronta fondamentalista cristiana e legata alle radici dell’antica Roma. Sono fortemente anticomunisti, antiamericani e dal chiaro stampo neofascista (filo-legionari, con riferimenti a Codreanu). il Trifoglio, di Alfredo lorio. E’ un movimento che nasce nella Capitale, nel quartiere Prati di Roma, intorno alla storica sezione di via Ottaviano. Molto attivo, capace di ritagliarsi visibilità mediatica con campagne choc, a partire dalla serie di manifesti. Fu lo stesso Dicè a fornire il numero di cellulare di Iorio Alfredo a Calabrese. Trifoglio di Alfredo lorio, area tradizionalista che uscì quasi subito dalla Fiamma per avvicinarsi alla destra sociale di An. La loro sede principale è quella storica del Fronte della gioventù in via Ottaviano, dove nel ’75 fu ammazzato lo studente greco Mikis Mantakas, ancora oggi ricordato ogni anno in piazza Risorgimento e nel quartiere Prati, altra zona nera. I giovani del Trifoglio fanno a volte da servizio d’ordine a Storace.

A conferma che il trifoglio sul lago d’Insorgenza rappresenta l’alleanza con il potente movimento di estrema destra Il Trifoglio è che Iorio Alfredo e Dicè sono amici come la frequentazione del 29 giugno 2007 e che fu il Dicè a fornire il n. del cellulare di lorio al Calabrese.
Quindi, le asserite ispirazioni al trifoglio irlandese, nate solo di recente, sono solo un depistaggio e che comunque non hanno alcuna affinità con il meridionalismo della Verità Storica, che si vuole usare.

Calabrese, più volte in pubblico chiese la nomina a presidente del Dicè, apparsogli più moderato rispetto ad altra corrente palesemente di ultra destra e male fece, perché la " ..... covava".
Durante l’organizzazione per le alleanze elettorali Calabrese ed Avano si accorsero di essere usati dal duce e dagli ex militanti dell’ultra destra per nulla meridionalisti ed indipendentisti.

Il duce modificò lo statuto ed il direttivo con propri asserviti, escludendo ogni protagonista del rinnovamento di Insorgenza, delle elezioni provinciali di Napoli e della base, impose sue regole, mai rese note, instaurando una monarchia assoluta con tanto di servile corte fasciorauitiana. Calabrese ed Avano, mai iscritti ad insorgenza, scoperti gli ulteriori cesarismi ed inganni elettorali citati, chiusero la collaborazione nella riunione allargata del 12/10/09 con i vertici insorgenti, accusandoli di NON essere meridionalisti e tanto meno indipendentisti.
La stessa sera e per i mesi successivi il malcontento di TUTTI per l’abbandono degli unici garanti del meridionalismo causò consistenti defezioni di qualità, che spinsero il duce ad arruolare suoi amici delle vecchie militanze d’azione.

Cosí Insorgenza diventa di nuovo d’ultra destra per la contestazione globale, ma dopo qualche mese per aggregare sfrutta a malincuore i temi vincenti del meridionalismo duosiciliano. Strumentalizza Lombroso, mai interessato e ancora oggi è "di poco interesse", stesso fa per i temi risorgimentali del Regno di Napoli ed i Borbone, disprezzati, ma li calendarizza per organizzare le sceneggiate, la prossima è il seppellimento del tricolore.

Smascherati, ripuliscono FB dai simboli del progetto fasciorautiano, celandosi sotto il revisionismo storico duosiciliano e c’è chi non usa più il profilo di Leonida, la moglie di Cesare si mostra in foto insieme a Ciano, per legittimarsi meridionalista, nei loro blog mostrano link e siti duosiciliani.

Invitiamo le associazioni e movimenti duosiciliani e borbonici alla verifica delle autorizzazioni a far pubblicare propri loghi e link in siti e blog dell’arcipelago fasciorautiano insorgente, al fine di impedire la strumentalizzazione, legittimandoli come duosiciliani, che hanno ripudiato nel convegno del 25 settembre 2010.

Costoro cosa hanno a che fare con la Verità Storica? NULLA, "la usiamo quando ci fa comodo", cosí si espressero in due circostanze con testimoni.

La contestazione globale per la lotta al sistema mondiale e la socializzazione nazionalista dell’SS Sermonti, condivise da Insorgenza, sono incompatibili con il meridionalismo duosiciliano, con l’indipendenza e con la democrazia partecipativa elettorale.

La voglia di dittatura la esprime anche un noto insorgete il 10/5/10 per la deludente trasferta a Torino: "Combatteremo, certo, ma un mostro sfuggente, vile, "democratico" perché ti concede non infrastrutture e la possibilità di crescere autonomamente, ma una crocetta elettorale nel voto giolittiano, quello dello scambio criminale, della burocrazia amministrativa e mafioso".

NAPOLI ed il MERIDIONE DEVONO ISOLARE GLI OPPORTUNISTI

Insorgenza deve chiarire se:

  • È vero che vi sono dirigenti di Insorgenza che hanno accoltellato, riducendo in fin di vita oppositori di sinistra durante spedizioni punitive di squadre fasciste?
  • E vero che vi sono dirigenti di Insorgenza che non pagano il mantenimento divorzile?
  • E vero che vi sono dirigenti di Insorgenza che hanno emesso assegni a vuoto?
  • È vero che Insorgenza condivide e sostiene militanti fascisti, combattenti nelle SS naziste?
  • È vero che in Insorgenza militano "squadristi" fascisti?
  • È vero che Insorgenza usa il saluto fascista dei gladiatori?
  • È vero che dirigenti d’Insorgenza sono grandi evasori fiscali, danneggiando il popolo che dicono voler tutelare con il loro moralismo?
  • È vero che dirigenti d’Insorgenza erano in Piazza Navona il 29/10/2009 con Lotta Studentesca aggredendo altri dimostranti?
  • È vero che Insorgenza effettua affissione selvaggia ed abusiva di manifesti, anche su mura di Chiese, nella città di Napoli?
  • È vero che insorgenza è stata finanziata da Antonio Parlato?
  • È vero che qualche dirigente di Insorgenza viola altrui profili su Facebook e posta elettronica, insultando i contatti e distruggendo il contenuto e lo stesso profilo?
  • È vero che dirigenti di Insorgenza hanno dichiarato a testimoni e scritto su FB che non interessa nulla del settarismo folk della Verità Storica, dei Borbone, del Regno delle Due Sicilie, della bandiera Gigliata e che usano solo quando fa comodo?
  • È vero che l’accordo per le elezioni regionali in Campania tra Insorgenza e la Poli Bortone prevedeva il cospicuo finanziamento di 20.000 euro per non fare "partite a perdere"?
  • È vero che due avvocati del direttivo d’Insorgenza sono stati espulsi, perché non condividevano le scelte imposte dal "presidente" e non ubbidivano ciecamente?

Innanzi a vicende intrise di ipocrisia, cinismo, personalismo, protagonismo, doppiogiochismo, bizantinismo, falsità, intrighi, strumentalizzazioni, opportunismi e millanterie auspichiamo solo che il popolo meridionale comprenda che i primi e più pericolosi nemici del Sud sono a sud. Sono coloro che in certe pubbliche circostanze disprezzano i Borbone, il Regno delle Due Sicilie, la Verità Storica definendo il tutto una setta di folkloristici nostalgici, ma pronti a riempirsene la bocca ed i comunicati web o peggio per pubblicare e vendere libri sulle immani tragedie dei protagonisti meridionali dell’era borbonica.

Isoliamo e respingiamo con sdegno quanti usano la Storia della nostra vera Nazione, il Regno delle Due Sicilie, a seconda delle circostanze e della convenienza solo per conquistare spazi politici tricolorati.

CHI LI CONOSCE LI EVITA

Sud Indipendente non ha pregiudiziali nei confronti delle ideologie, ma ne riconosce lo storico fallimento per gli interessi dei popoli. Esse consentono solo la prevaricazione di una parte della popolazione, in spregio degli interessi di tutti.
Sud Indipendente persegue politiche esclusivamente programmatiche volte al soddisfacimento delle esigenze della collettività, perseguibili insieme a chi non tuteli interessi di parte.

Napoli 14 settembre 2010

www.sudindipendentenapoli.blogspot.com
www.sudindipendente.superweb.ws




Ci sono state diverse critiche a questo articolo, alcuni hanno detto che si tratta di pura fantasia, a tale proposito riporto il link ad un articolo dal sito "FascinAzione" che ha come sottotiolo: "Il blog sulla Fascisteria di Ugo Maria Tassinari: la destra radicale tra storie, rappresentazioni e leggende (con digressioni su temi non pertinenti che mi stanno a cuore)."

In questo articolo si conferma in parte quanto riferito nell’articolo da noi riportato ed in particolare che Insorgenza si presenta in coalizione con il Pin, progetto innovazione Napoli, gruppo che non esiteremmo a definire fascista. O abbiamo capito male ancora una volta?

Insorgenza civile per una militanza meridionale

Ovviamente non si tratta di una risposta diretta dal momento che questo articolo è datato 4/2/2011


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