Mobilitazione web contro il caro assicurazioni nel Sud Italia
Le compagnie si giustificano dicendo che al Sud ci sono troppi ?imbrogli? e questo determina la maggiorazione del premio assicurativo.
Ma sar? questo il reale motivo? Analizzando gli ultimi dati si nota che, mentre al Meridione si evidenzia un?incidenza per quanto riguarda i piccoli sinistri, al Nord si verifica il maggior numero di incidenti e furti d?auto in rapporto alla popolazione.
Se a questi dati aggiungiamo anche le ultime inchieste di [Torino] e [Venezia] dove si sono riscontrati decine di arresti per truffe milionarie alle assicurazioni, questa discriminazione geografica pare ancora pi? assurda.
Infatti secondo un?inchiesta di Info Oggi e mediante l?uso di dati Istat, si pu? notare che al Nord nel 2008 ci sono stati 265.275 incidenti contro i 56.769 del Centro e i 51.174 del Sud e delle Isole.
Ma non solo, prendendo in esame gli stessi dati, ma questa volta riferiti alle citt?, e calcolando le percentuali assolute di incidenti in base al parco auto circolante e alla popolazione residente, non troviamo nei primi 22 posti nemmeno una citt? del Sud. Per ultimo la nostra indagine denota come, mettendo a confronto il numero e le percentuali di incidenti nelle province, Napoli sia al quattordicesimo posto mentre Genova al primo, e mentre nel primo caso l?assicurazione ? un lusso che non tutti possono permettersi, nel secondo ? decisamente pi? conveniente. (VEDI LE TABELLE 1, 2 e 3).
Da questi dati inconfutabili ? nata la protesta di due cittadini campani: Luciano Colella e Antonio Catalano, che hanno fatto una petizione on-line da mandare all?Unione Europea e alle autorit? competenti italiane.
L?introduzione della stessa cos? recita: ?Contro la discriminazione economica e sociale in essere nei contratti di assicurazione RC auto da parte delle assicurazioni ed alla quale sono soggetti i cittadini italiani residenti al Sud Italia rispetto ai residenti al Nord?.
I promotori di tale iniziativa parlano di una ?truffa legalizzata? dallo Stato, il quale non interviene in nessun modo per fermare tale ingiustizia.
La petizione ? stata ripresa da molti siti web ed impazza anche su Facebook. Si spera che il messaggio arrivi all?Isvap, l?organo istituzionale che deve vigilare sulla regolarit? dei contratti delle compagnie assicurative.
Valerio Rizzo
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