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R/ESISTENZA!
DAL DESERTO COLONIALE AL BOSCO SACRO.
Da decenni il grande fiume delle acque siciliane (fino al 50%!) viene bruciato dall'Idrovora colonialista dei poli petrolchimici, mentre mezza Sicilia è ormai a secco. Una recente foto satellitare della Sicilia ce la mostra tagliata in due: metà verde, a nord; metà gialla, a sud.Non ci vuole un convegno mondiale (che fallirebbe come tutti i convegni mondiali sull'ambiente) per capire che -dopo secoli di saccheggio e disboscamento- la nostra Terra Sacra rivuole i suoi Fiumi dai nomi mitici e i suoi Boschi antichi che ne facevano un Paradiso cantato dai poeti fin dalla notte dei tempi.
Quando si dice "modello di sviluppo" occorre aggiungere che ne esistono almeno due: uno è quello neocoloniale, in cui la Terra è un oggetto da saccheggiare, asfaltare, cementificare, "pontificare", desertificare a piú non posso...un altro è il "modello di sviluppo" identitario, eco-sostenibile, bioregionalista, in cui la Vita ha il respiro della Terra, del suo nomos, della sua Legge Cosmica. Le conseguenze dell'applicazione del primo o del secondo "modello" incidono profondamente sulla qualità della vita quotidiana, sulla salute interiore, sull'aria, sull'acqua, sul suolo...
Il Sistema Sicilia è oggi su una strada sbagliata: e purtroppo le "lotte di potere", al di là delle maschere che indossano, appaiono alimentate da ambizioni personalistiche e conformiste, e non vertono che sulla velocità e sul modello di "macchina" che percorrerà quella strada sbagliata. Le macchine, comunque, appaiono tutte di seconda mano, inquinanti, inaffidabili.E' il deserto coloniale che avanza...anche nei nostri Cuori.
Tornare al "Bosco Sacro", alla domanda delle domande : «chi sono Io?», all'Azione per la nuda Libertà: ecco l'unica risposta possibile.
Per offrire (e cercare) sostegno spirituale e materiale, informazione e modalità operative, stiamo dando vita a un inedito Movimento per l'Indipendenza della Patria Siciliana: ppa libbirtà di 'sprissioni e per la difesa della Lingua, della Terra e della Salute fisica e interiore del Popolo Siciliano.
Questa nuova forza per l'Identità radicata, pur proponendosi una Azione culturale e politica a vasto raggio, avrà fondamentalmente cura di ciò che piú oggi conta: la formazione di Uomini e Donne d'Onore, capaci di dar vita, sul piano interiore ed esteriore ad un Ordine Nuovo. Per affermare il valore delle Idee contro l'incultura coloniale, la forza dell'Identità radicata contro lo sradicamento coloniale, la convenienza dell'Indipendenza contro l'irragionevolezza della dipendenza neocoloniale, la giustezza dell'Internazionalismo solidale contro l'isolamento coloniale e le derive razziste, due mali che un Popolo antico e multietnico come il «Popolo Siciliano» potrà curare solo ricostruendo la propria Identità radicata e coltivando nella serenità la capacità di vedere e riconoscere il Sé nell'Altro e l'Altro nel Sé, affermando una Ermeneutica dell'Io unificato e guerriero, radicato in una Terra assoluta cosmica concreta, che ci salvi dall'abisso ontologico dello sradicamento dell'Uomo dal Sacro e del Sacro dalla Terra, che alimenta lo «Spettacolo coloniale» e l'orgia dei suoi officianti. Saranno forse «parole difficili», ma almeno sono Parole e non chiacchiere, e vengono tradotte in comunicazione diretta e Azione pratica attraverso modelli operativi che lasciano ben poco al "caso": per affermare lo Stile della R/Esistenza identitaria nella vita quotidiana, i metodi della Rivolta intellettuale contro l'annichilimento psichico prodotto dallo sradicamento, la progettualità di una Rivoluzione ecologista e bioregionalista, il sentimento razionale di una rinnovata e "laica" Religiosità legata alla Terra e all'Essenza delle Cose Vere. Per la Libertà Nuda oltre il deserto dei sentimenti, l'ignoranza disarmante verso i Luoghi in cui viviamo, l' incultura abissale verso la nostra Storia, il disprezzo e l'oblio verso la nostra antica Lingua, l'individualismo competitivo vera anticamera di solitudini indicibili e malesseri che investono intere generazioni perdute nell'abisso dello spettacolo neocoloniale e condannate allo sradicamento da qualunque dimensione concreta del Sacro e della Vita.
@Jnnaru 2001. Terra e LiberAzione
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