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EUROPA VERGOGNA!
Anche l'Austria nega il visto ad Haj Ali
Comunicato stampa dei Comitati IRAQ LIBERO
Senza pudore.
Anche l'Austria, dopo l'Italia, ha rifiutato il visto ad Haj Ali, il simbolo dei torturati di Abu Graib.
Un'Europa senza principi, senza dignità, subalterna agli Usa arriva ad imbavagliare un torturato.
L'ordine è partito direttamente da Washington: le vittime dell'occupazione americana dell'Iraq non devono avere alcun diritto di parola. E i governi europei si sono adeguati. Non solo dunque il governo Berlusconi, ma anche un paese come l'Austria, che non fa parte della Nato e non ha soldati in Iraq, ha detto signorsì.
Ce n'è abbastanza per gettare uno sguardo su questa Europa, che mentre a parole continua a presentarsi come la culla dei diritti umani, nei fatti li nega nel modo più clamoroso.
Non ci arrenderemo.
Quanto accaduto è uno scandalo.
Da tre mesi ci battiamo per il visto ad Haj Ali, oltre che per il diritto degli esponenti dell'opposizione irachena a venire ed a parlare in Italia ed in Europa. Ora lo scandalo è europeo, visto che, da quanto ci è dato capire, tutta l'Europa si è piegata ai voleri di Washington.
È dunque il momento di denunciare questo scandalo, di affrontare la questione dell'attacco ai diritti democratici, di sviluppare una mobilitazione in tutti i paesi del continente.
Noi faremo la nostra parte.
Ma chiediamo che anche altri facciano la loro, a partire dal movimento contro la guerra. Protestando e mobilitandosi in ogni forma possibile, cominciando dai presidi già previsti all'ambasciata americana di Roma lunedì 14, ed al consolato di Milano martedì 15. La strage di Falluja e le torture sui carcerati sono i simboli di un'occupazione criminale ed atroce che deve finire al più presto.
Comitati IRAQ LIBERO - 12 novembre 2005