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"Hallahmi e Argyle osservano che alcune religioni, tra cui spicca il cattolicesimo, hanno una rigida e autoritaria struttura gerarchica, che storicamente ha preteso obbedienza piuttosto che promuovere lo sviluppo del libero pensiero. «In addition, some religious traditions (e.g. Roman Catholic) are quite hierarchical and authoritarian, and in the past at least have required obedience rather than critical thinking, and taught that innovation and independence were not welcome"».
Noi pure abbiamo spesso pubblicizzato eventi dei neoborbonici (e di altre associazioni e movimenti, cosa che continueremo a fare), nessuno però, chissà come mai, ha mai pensato si trattasse di attività nostre, saremo migliori comunicatori? Chi lo sa...
Comunque meglio sempre la chiarezza...
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Tra l’altro Gherzi riporta cose vecchie e risapute e che non contraddicono affatto ciò che ha scritto Aprile.
Ovviamente anche noi crediamo che - comunque - Raffaele Lombardo faccia (diversamente da Aprile) solo demagogia (ma non è un po’ demagogico mettere insieme Aprile e Lombardo?) e che i meridionali abbiano senz’altro le loro responsabilità. Tra le quali purtroppo è inclusa anche quella di voler adattare i fatti alla "vulgata ufficiale", come fanno Cavadi e Gherzi.
E poi ci si domanda (sempre in base a questa fantomatica "lucidità intellettuale") perché Gherzi parla di "comportamenti anti-cristiani" quando il cristianesimo, anch’esso, ne ha di cadaveri sulle spalle... ma questa è un’altra storia...
La Croazia quindi deve entrare in Europa, ma, secondo il papa, contribuendo ai "valori spirituali e morali che hanno plasmato per secoli la vita quotidiana e l’identità personale e nazionale dei suoi figli, forte di questa sua ricca tradizione". Non è mancato, da parte di Benedetto, l’invito a "ricordare le radici cristiane dell’Europa": un fatto, ha affermato, "necessario, anche per la verità storica". Niente da stupirsi per una Chiesa che ha santificato Stepinac " l’Arcivescovo del genocidio."
Chissà perché, però, la "verità" della Chiesa "dimentica" sempre, e convenientemente, alcuni fatti (o meglio crimini) storici (ma anche recenti), come quello nell’articolo che segue. Ma è veramente accettabile che una istituzione come quella cattolica, la cui storia è costellata di abusi (anche sessuali), violenze, crimini, genocidi, e che ancora oggi non riconosce la carta dei diritti dell’uomo, e che perdipiú ha nascosto e protetto in maniera omertosa (proprio questo papa) i propri membri dediti alla pedofilia, si arroghi poi il diritto di dare lezioni di etica e moralità, di parlare di valori?